San Nicolò, vescovo di Myra, è il patrono della città di Lecco e la sua figura è profondamente intrecciata con l’identità lecchese. Un santo particolarmente venerato nel capoluogo lecchese. Secondo la leggenda, San Nicolò un giorno si imbatté in tre bambini poveri e affamati. Non avendo altro da offrire, decise di regalare loro le uniche tre mele che possedeva. Miracolosamente, durante la notte, le mele si trasformarono in monete d’oro, garantendo ai bambini un futuro più prospero.
Da questa tradizione lecchese deriva l’usanza di donare una mela rossa ai bambini il 6 dicembre, in onore di San Nicolò. Questo gesto simbolico simboleggia la generosità del santo e il desiderio di infondere gioia e speranza nei più piccoli. La storia di San Nicolò trasmette ai bambini valori fondamentali come la generosità, la solidarietà e il rispetto reciproco.
Il culto di San Nicolò a Lecco ha radici antiche, probabilmente risalenti al Medioevo. In tempi di difficoltà, i pescatori del borgo di Lecco decisero di affidarsi alla protezione del santo, eleggendolo loro patrono. Questa decisione fu ispirata dalla devozione popolare verso San Nicolò, celebre per la sua generosità e i miracoli a lui attribuiti.
Il rapporto tra San Nicolò e la città di Lecco illustra come una tradizione possa svelare l’essenza di una comunità e la sua cultura. È un’opportunità per onorare il passato, vivere intensamente il presente e affrontare il futuro con ottimismo.